Le operazioni di immatricolazione da parte di cittadini o di società italiane di imbarcazioni in registri extra-comunitari (es Delaware-USA, Inghilterra, Isole Cayman Isole Vergini Britanniche, Panama ecc) vanno attentamente analizzate e valutate in quanto comportano implicazioni fiscali e legali.
La presenza di tali unità potrà avvenire all’interno delle acque dell’Unione Europea per un periodo massimo di 18 mesi, scaduto tale termine detto di "ammissione temporanea o appuramento”, come noto, lo yacht dovrà formalmente uscirne per poi rientrare in territori EU per far decorrere un nuovo periodo.
Nel caso in cui si verifichi un controllo da parte della autorità doganale la quale rilevi che vi sia stato uno sforamento del termine tassativo dei 18 mesi, sarà inevitabile che gli agenti accertatori rilevino il realizzarsi della fattispecie di contrabbando con inevitabili conseguenze anche di carattere penale e con il sequestro dell’imbarcazione.
Per ovviare a tale inevitabile conseguenza il proprietario dovrà procedere con l’importazione definitiva dell’unità versando l’Iva e i relativi dazi. Per fare questo è necessario rivolgersi ad uno spedizioniere che sarà in grado di calcolare gli importi dovuti e seguire l’armatore in tutti gli adempimenti burocratici.